Finalmente un weekend senza impegni, un’occasione perfetta per organizzare una gita a Treviso. Abbiamo unito la voglia di andare a trovare degli amici che vediamo ogni anno solo al mare, alla curiosità di visitare una bellissima città. Come al solito siamo partiti in ritardo sulla tabella di marcia (questa volta non per colpa mia) e così ci siamo dovuti fermare strada facendo per il pranzo. Abbiamo scelto Desenzano che si è rivelata una scelta azzeccata. Il tempo ci ha permesso di pranzare al sole, in riva ad un canale e con vista sul Lago di Garda: bellissimo! Sembrava estate.
La sosta poi è stata anche provvidenziale perché, da brava golosa, ho colto l’occasione per acquistare la torta delle rose, la conoscete? é un dolce fatto con una pasta lievitata. Per chi fosse interessato qui trovate la ricetta del dolce che però, dopo la cottura, dovrebbe essere inzuppato in una bagna all’arancio ed allo sciroppo di rose.
Siamo arrivati a Treviso nel tardo pomeriggio e subito siamo andati a vedere l’albergo, per il weekend abbiamo deciso di alloggiare al B&B Hotel Treviso che è un bed and breakfast nato dalla ristrutturazione del palazzo dell’INAIL. Ambiente giovane, camere minimaliste, ma confortevoli e funzionali ed una colazione ricca nella scelta ed essenziale nel servizio, direi la giusta soluzione per noi che avremmo speso in albergo solo la notte perché avevamo intenzione di passare le giornate con i nostri amici.
Tra una cosa e l’altra abbiamo iniziato la visita di Treviso che ormai era quasi buio, il benvenuto ce l’ha dato una nutria che indisturbata si mangiava l’erba sulla sponda del fiume Sile.
La prima impressione di Treviso, è stata direi estremamente positiva: canali, ponti, mulini ad acqua e scorci bellissimi illuminati ad hoc. Una città viva, piena di portici, di bar e ristoranti, piena di bei negozi, con case bellissime e ben ristrutturate. Insomma, una città che vi consiglio di visitare: merita!
Qualche piccola curiosità:
- Treviso viene chiamata la piccola Venezia grazie alla sua rete di canali che la attraversano;
- il “canton dei quattroesse” ovvero “semo studenti sensa schei” indica un punto di incontro cittadino davanti alla Piazza dei Signori;
- in centro alla città su di un’isoletta del canale Botteniga si trova la “antica Pescheria” il caratteristico mercato del pesce tuttora in funzione
- “Là dove Sile e Cagnan s’accompagna” sono le parole con cui Dante nel Paradiso parla del “Ponte dell’impossibile” costruito tra mille difficoltà dove le acque del Sile incontrano quelle del Cagnan. Il ponte è stato poi ribattezzato Ponte Dante.
Cosa mangiare? a Treviso ci sono moltissime specialità: noi abbiamo optato il famosissimo risotto al radicchio, i bigoli in salsa di acciughe, la soppressa, il baccalà mantecato, la polenta bianca e il tiramisù, dolce tipico di Treviso
Non ci siamo fatti mancare niente e sabato pomeriggio siamo andati a Valdobbiadene, patria del Prosecco, per una degustazione. Inutile dire che io mi sono ben guardata dall’assaggiarlo visto che non reggo assolutamente l’alcool e mi gira la testa anche con il succo di mele! La cantina che abbiamo visitato ha una vista mozzafiato sulla valle sottostante tutta terrazze coltivate a vite, un panorama che val la pena vedere.
Per concludere la giornata dopo la degustazione siamo andati a visitare la osteria senza oste un locale particolare dove si possono comprare vino, affettato e formaggio versando un’offerta. Ogni cosa ha un prezzo consigliato, ma non si è obbligati a pagarlo. Il posto era pieno di ragazzi che in ogni angolo mangiavano bevendo un bicchiere di vino. Un posto decisamente particolare: una vecchia casa a mezza costa con tantissimi tavolini disseminati davanti, intorno o lungo il sentiero che porta in cima alla collina. E poi ancora, in cima un sacco di gente, chi seduto sul prato, chi ad uno dei numerosi tavoli sparsi qua e là. Un’atmosfera bellissima, c’era sicuramente aria di festa.